La nostra storia

Graziella Duco nacque a Siracusa nel 1882 da una benestante famiglia di commercianti. Come era usanza all’epoca, sin da giovanissima, Graziella apprese dalle suore i primi rudimenti dell’arte del ricamo. Manifestò da subito un particolare talento; le sue creazioni erano piene di grazia e delicatezza, tanto da destare un particolare interesse da parte delle sue formatrici.
Sposò un uomo che apprezzò e condivise questa sua passione unita, oltretutto, a un carattere aperto e a una natura intraprendente che non la portò mai a rinchiudersi nella ristretta realtà sociale delle donne del suo tempo, dedite unicamente al marito, alla casa e ai figli, ma che la inserì in un contesto che potremmo definire già “imprenditoriale” tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
Donna Graziella decise che il ricamo sarebbe stato per lei più di un semplice diletto, ne fece una professione e parte integrante della sua vita; divenne un’abile Maestra Ricamatrice e riuscì a istruire altre donne, formando un vero e proprio gruppo di lavoro.
Donna Graziella intuì che questa preziosa abilità era il vero tesoro delle donne, che poteva essere valorizzato a fini commerciali per sollevare tante dall’indigenza e costituire un lavoro stabile per il sostentamento delle famiglie, dando loro un’indipendenza economica e uno status sociale di decoro. Ricamare è un’attività impegnativa, ma bella e creativa, che le donne potevano svolgere a casa propria, conciliando assieme mansioni domestiche e lavorative.
È così che Donna Graziella, ormai quarantenne e madre di quattro figli, portò avanti con l’aiuto del marito Antonio Farina l’impresa da lei fondata: una realtà che oggi definiremmo “cooperativa al femminile”; lei e le sue ricamatrici lavoravano su commissione, realizzando biancheria per i corredi delle giovani nubili della città. Ed è a questa straordinaria artista e imprenditrice ante litteram che dobbiamo la nascita di Farina Ricami.


Durante la Prima Guerra mondiale, le nostre abili ricamatrici vennero temporaneamente riconvertite al confezionamento di camicie per i soldati al fronte; era un momento storico ed economico molto difficile, “diversificare” la produzione era un modo per continuare a garantire un reddito a tante donne rimaste sole e con figli da sfamare.
Dopo la Guerra le ricamatrici tornarono alla consueta occupazione nel realizzare ricami, sfilati e merletti, poiché le richieste ripresero a crescere. Col passare degli anni uno dei figli di Donna Graziella, Pietro Farina, inizia a interessarsi al ricamificio, portando nuove idee e contributi all’interno della realtà lavorativa creata dalla madre.
Con Pietro, Farina Ricami realizzò per la prima volta creazioni con disegni esclusivi ideati ed elaborati appositamente sulla base delle richieste dei singoli clienti. Grazie a Pietro, che riuscì brillantemente ad armonizzare le varie fasi lavorative, nacquero le prime collezioni di tovaglie, copriletti, lenzuola e tende.
Nel 1968 tocca ad Antonio Farina, figlio di Pietro e nipote di Graziella, prendere le redini dell’impresa familiare. Antonio eredita dal padre l’abilità nel disegno, inoltre cataloga e conserva gelosamente gli antichi disegni che gli vengono tramandati dalla famiglia, gli stessi disegni grazie ai quali le Maestre Ricamatrici ancora oggi realizzano le nostre creazioni.
Antonio è un viaggiatore e un grande appassionato d’arte, sempre alla ricerca di tessuti di qualità e di filati pregiati; con lui Farina Ricami inizia ad essere conosciuta anche fuori dalla Sicilia.
Insieme alla moglie Marisa Finocchiaro viaggia per tutta Italia e diviene orgoglioso interprete del ricamo artistico siciliano, che è espressione di una creatività in grado ancora oggi di trasformare un disegno in un prezioso frammento di passato.


Nel 1994, in collaborazione con l’Associazione Internazionale del Ricamo Siciliano, Antonio e Marisa danno vita alla Rassegna del Ricamo d’Arte, un ambizioso progetto culturale costituito da un ciclo di mostre itineranti ospitate presso sedi istituzionali messe a disposizione da amministrazioni pubbliche e curie arcivescovili, al fine di far conoscere la storia e la tradizione del ricamo artigianale siciliano.
Durante queste mostre vengono esposti autentici capolavori della tradizione siciliana, ricamati interamente a mano dalle nostre Maestre Ricamatrici secondo le più antiche tecniche. La Rassegna si rivelò un autentico successo, a tal punto che ancora oggi Farina Ricami organizza mostre d’arte in tutta Italia.
In virtù dell’instancabile passione con la quale, tutt’oggi, porta avanti la tradizione per il ricamo artigianale siciliano e per la sua terra, Antonio Farina riceve nel 2007 il Premio Naro “Un Siciliano nel Mondo”, premio del quale furono insigniti Siciliani illustri del calibro di Sciascia e Fiume.


Nel 2009, in occasione della visita del Santo Padre Benedetto XVI presso l’Abbazia di Cassino, l’Abate commissionò a Farina Ricami la realizzazione di una coppia di lenzuola sulle quali le nostre più abili Maestre ricamarono gli stemmi papali.
Tale commissione è stata un atto di stima e di riconoscimento senza eguali della nostra professionalità e della nostra storia, delle quali siamo molto orgogliosi.